Luca 8,16-18 .
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

La luce è tutto. Senza luce è il nulla. Ci pensate cosa saremmo senza luce? Nulla. Invisibili a tutti e a noi stessi. Un buco nero. La luce invece illumina e dà la vita, passa attraverso le cose e le accende del loro giusto colore. Ci pensate quanti colori ha la nostra terra? Guardate i fili d’erba. Da lontano sembrerebbero tutti uguali, invece se ci avviciniamo scopriamo ciascuno ha il suo verde. La luce accende il mondo di meraviglia nuova ogni giorno.
Si usa l’espressione “venire alla luce”, perché tutto si rende visibile, tutto viene conosciuto! La luce dà vita, dà conoscenza e ci dà pace. Le tenebre creano ansia, la luce invece no. La luce rasserena.
Ebbene, quando Gesù parla di noi cristiani dice che siamo la luce del mondo. Ci pensate? Siamo il sole spirituale, siamo la pace dei cuori, siamo la conoscenza della verità. Quale onore! E quanta responsabilità.
Ma se ci mettiamo sotto un vaso o sotto il letto, il mondo rimarrà al buio. Se rimaniamo a pulire i calici nelle sagrestie, se stiamo sempre fra noi a dirci e ridirci le stesse cose, se non viviamo ciò che crediamo, allora la nostra testimonianza diventerà scandalo, contro testimonianza. E forse il mondo presto si ritroverà triste e senza colori.
Quali aspetti della mia vita sento avvolti dall’oscurità?
Vivo alla luce di Cristo che abita in me?
Buon inizio di settimana!
le sorelle clarisse