PICCOLA GRANDEZZA

Luca 13,18-21 .

In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».


È come un granello di senape il Regno, come il lievito che, messo nella pasta, la fa fermentare. Cioè è poca cosa, nemmeno si nota, scompare in mezzo alla terra, in mezzo alla farina. Piccolo ma pieno di energia propria, il Regno cresce senza che ce ne accorgiamo. Cambia le coscienze, feconda le civiltà, plasma nuovi modi di pensare.
Ma se è così, perché noi cattolici siamo tanto preoccupati dei numeri e delle statistiche? Perché contiamo le persone che vengono a Messa o alle riunioni, lamentandoci per la scarsa partecipazione? Perché a volte diamo la pessima impressione di voler rendere lievito tutta la pasta, di voler infestare il mondo con i nostri semi invece di essere presenza minoritaria significativa?
Forse i tempi duri che stiamo vivendo ci richiamano proprio a questa verità: non importa quanti siamo, importa con quanta coerenza, con quanto amore annunciamo il Vangelo.
I risultati lasciamoli al Signore che guarda i cuori e non le statistiche… Il problema non è che ci siano “pochi” cristiani, ma che noi siamo “poco cristiani”!

Nessuno può toccare la grandezza di cui pur è capace, se prima non ha la forza di vedere la sua piccolezza.

Buona giornata!
le sorelle clarisse