Matteo 7,7-12 .
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti».

Chiedete, cercate e bussate… E’ una sequenza di verbi interessante. Come quando si cerca qualcuno da qualche parte. Prima si chiede dove abita, poi si cerca l’abitazione e infine si bussa.
In fondo, la preghiera è proprio questo: incontrare un amico, scendere a casa sua. La preghiera infatti è un dialogo fra amici.
Poi però qualche problemino arriva quando questo incontro desiderato non avviene. Cioè quando arrivati a bussare, nessuno risponde. Eh si, allora lì arrivano i grandi interrogativi. Abbiamo sbagliato porta? Non c’era nessuno in quella casa? O peggio ancora: c’è ma non risponde? Oppure addirittura: ma Dio si prende gioco di noi?…
Ricordiamoci che il diavolo mira a sminuire l’immagine di Dio in noi e a screditarlo ai nostri occhi. Lo scopo a cui vuole arrivare è allontanarci definitivamente da Dio. E qui trova le carte giuste da giocare. Perché è nel dubbio che il diavolo entra in scena. Quando cioè iniziamo a dubitare della potenza di Dio, della sua parola, delle sue promesse.
Quanto abbiamo pregato per quel amico o quel figlio affinché guarisse! Ma non è guarito… E allora?
Quando nell’intimo iniziamo a pensare: “Ma cosa prego a fare? E’ tutto inutile”, è qui che satana gioca il tutto per tutto.
Padre buono, che conosci ciò di cui ho bisogno, conduci i miei passi incontro a ciò che è il mio bene!
Santa giornata!