
La regina Elisabetta II aveva definito il 1992 un “annus horribilis” per le mille vicissitudini accadute alla famiglia reale, e in molti diciamo che il 2020 è simile a quello, a causa della pandemia che non ci dà tregua e di soluzioni che non arrivano.
Il SARS-CoV-2 ci ha ricordato come niente sarà più come prima, eppure tutti stiamo cercando di ritrovare uno stile di vita che ci aiuti a vincere la paura, l’ansia, la nostra fragilità. Sentire nell’aria che forse non vivremo come al solito il Natale, che è la festa per eccellenza delle nostre famiglie, ci mette molta tristezza e ci abbatte ancora di più nel morale.
Forse allora il tempo dell’Avvento, che solitamente, gli altri anni, scivolava
via in attesa delle vacanze, può essere l’occasione per stare ad occhi aperti per riconoscerci infrangibili, cioè capaci di non venire meno al dono che Dio ha posto nel nostro cuore: l’essere suoi figli e fratelli tutti tra noi.
Questo macigno pesante della pandemia, arrivato inaspettato, può crepare, scheggiare, rovinare, sbeccare ma non infrangere la promessa di speranza che Dio ha fatto all’umanità.
Ancora per queste quattro settimane di attesa, la nostra unità pastorale di Curtatone a più mani ha realizzato questo strumento per la preghiera personale e di famiglia, infatti molte di queste hanno scoperto o riscoperto il gusto della preghiera domestica, hanno trovato nel momento orante della vita quotidiana una forza sorprendente per affrontare, nonostante tutto, con serenità e fiducia un periodo tanto drammatico.
Un sussidio con un commento al Vangelo della domenica e un percorso di
riflessioni feriali, da integrare con Parola e Vita delle nostre Clarisse sul canale Telegram e poi uno spazio per i più piccoli. Invitiamo tutti a preparare il presepe in casa, che infatti, dice il Papa, “è come un Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della Sacra Scrittura”. Continueremo anche la nostra attenzione di Carità con alcune proposte. Ci vogliamo preparare ad accogliere l’infrangibile
fragilità del Bambino avvolto in fasce con la forza della Parola, dell’Eucarestia e della vita comunitaria.
Cosa fanno i preti adesso che non ci sono attività? Intercedono e pregano per tutti, ma soprattutto per coloro che non riescono, non sono capaci, non sanno che pesci pigliare e si sentono non fragili, ma proprio a pezzi.
don Cristian e l’equipe Avvento – Quaresima