Giovanni 16,12-15 .
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

L’Amore non dice cose nuove, ma rende nuove le cose che ci sono già. Così, lo Spirito non dice cose diverse da quelle che ha detto Gesù, ma le rende nuove, come l’olio rende splendente il legno.
Diversamente da quello che ci insegna il mondo che, per cambiare le cose, rottama quelle vecchie, Dio, con il suo Spirito, fa nuove tutte le cose perché conferisce splendore a cose che abbiamo sempre visto e sentito.
Per capire questa logica basta vedere una persona innamorata: vede bellezza ovunque, anche nel dettaglio più insignificante, anche in quel pezzettino di mondo che ha avuto sempre davanti agli occhi ma che ora, sotto l’effetto dell’amore, gli appare speciale. Il dono dello Spirito è come un misterioso collirio che cambia completamente il nostro sguardo su tutto. Su ciò che abbiamo vissuto, su ciò che abbiamo fatto, sulle persone che abbiamo incontrato, su quello che abbiamo sofferto e su ciò di cui abbiamo gioito.
Ma Gesù aggiunge anche che questa esperienza non riguarda solo il passato ma anche il futuro. Infatti lo Spirito riempie di promessa ogni cosa. In un certo senso dà un destino a tutto ciò che esiste. E per destino non si intende un finale già scritto, bensì un fine, un significato, un senso. Lo Spirito è l’Amore di Dio che dà senso alla vita.
“Il tuo Spirito, Signore, rinnova la faccia della terra!” (Sal 103)
Buona giornata!