UNO SGUARDO CONTEMPLATIVO

Luca 9,7-9 .

In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». 
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo.


 

Erode Antipa, è il peggiore fra i figli del re Erode. Governa con pugno di ferro il suo piccolo regno di Giudea, al punto che Roma dovrà intervenire e togliergli ogni potere, mandandolo in esilio nelle Gallie.
Ecco chi è colui che cerca di vedere Gesù. Un uomo i cui occhi sanno saziarsi solamente di piaceri e di sensualità.
Come può Erode vedere Gesù? Non può! Gesù si guarda con un occhio limpido, purificato, allenato alla Bellezza. Un cuore inquinato dalla violenza, dalla pornografia, dalle grettezze umane come può vedere Dio?
Oggi più che mai dobbiamo educarci ad incontrare la Bellezza. Ad esempio ascoltando musica sinfonica dal vivo e non in mp3 con gli auricolari; o guardando un bel film al cinema, su un ampio schermo riposante, e non su un minuscolo display di un cellulare. Ma soprattutto guardando l’alba, i tramonti, gli orizzonti del mare, le vette dei monti, gli spettacoli della natura.
E dobbiamo educarci ad una cosa semplice: a guardare e non toccare… Lo sguardo va educato, deve rispettare ciò che guarda. Perché ciò che guardo non è mio: è un dono da contemplare, da celebrare. Solo uno sguardo contemplativo troverà Dio.

Beati i puri di cuore perché vedranno Dio!

Buona giornata!
le sorelle clarisse