PIEGARE DIO…

Giovanni 6,30-35 .

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


La stragrande maggioranza dei credenti, ha una visione di Dio coincidente a quella che ne ha la gente di Cafarnao: Qualcuno di soprannaturale, di potente, che compie miracoli.
In fondo in fondo non interessa che cosa voglia Dio: Lui deve solo esaudire i nostri desideri.
Insomma, un Dio che sfama, un Dio assicuratore a cui ci rivolgiamo per far quadrare la vita. Un Dio che esaudisca i nostri progetto in cambio di qualche preghiera o qualche promessa. Preghiera che poche volte consiste nel cercare la volontà di Dio. Il più delle volte consiste nel convincere Dio ad esaudire la nostra volontà.
A questo proposito può essere illuminante un aneddoto dei Padri del deserto:
Un monaco egiziano disse a un anacoreta siriano, tutto eccitato, che voleva andare in città a vedere un santo che operava miracoli e che, con la sua preghiera, risuscitava i morti. L’anacoreta, sorridendo, disse: “Che strane abitudini avete da queste parti: chiamate “santo” chi piega Dio a fare la propria volontà. Da noi invece, chiamiamo “santo” chi piega la propria volontà a quella di Dio”

Signore, pane vivo disceso dal cielo, sostieni la mia fragile fede, sempre sottoposta a tentazioni, perché nulla mi possa separare da te.

Buona giornata!