PRONTI PER ENTRARE IN CAMPO

Giovanni 15,9-17 .

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».


Oggi è la festa di san Mattia, scelto successivamente nel gruppo dei Dodici in sostituzione di Giuda. Un apostolo di riserva entrato in campo sul finire della partita…
La maggioranza delle nostre vite sono insignificanti agli occhi del mondo. Intorno a noi ci si fa credere che esistano molteplici possibilità, vite straordinarie e realizzate, percorsi capaci di condurci alla fama e alla ricchezza. In realtà i destini del mondo sono in mano a poche persone che conservano con astuzia il loro potere.
In questi tempi così severi ed impegnativi, sembra che a tutti noi sia data una minima possibilità di realizzazione. Ma per quanto possediamo delle qualità, e ci impegniamo, il fatto di realizzare i nostri sogni è legato a infinite variabili. E tanti finiscono col fare l’unico lavoro che hanno trovato e amare l’unica persona che ha voluto stare con loro…
Ma ecco la buona notizia: come Mattia, Dio ci tira in ballo quando meno ce lo aspettiamo. Mattia è l’apostolo di riserva, rimasto in panchina fino alla fine del secondo tempo della partita.
Se abbiamo passato la nostra vita su una panchina al bordo del campo di gioco, se abbiamo visto tanti altri passarci davanti e giocare, ciò non significa che siamo perdenti o incapaci. Forse agli occhi del mondo, ma non agli occhi di Dio che ci valorizza e ci fa giocare la partita della salvezza.
L’apostolo Mattia ci incoraggi nel cammino della vita e della fede. Pronti, allora, ad entrare in campo!

“Signore, sull’esempio di Mattia, apostolo di riserva, donami un cuore sempre pronto a partire per seguirti.”

Buona giornata!